L'azienda
Rocca Rondinaria
L'azienda agricola
L’azienda familiare ha origine nel 2004, con una attività legata all’allevamento di cavalli e piccoli animali da cortile, alla fienagione, e alla coltura sperimentale di essenze particolari quali lo zafferano, su un territorio appenninico di circa 12 ettari nella Valle Scrivia.
Successivamente, rilevando vigneti vicini al castello di Rocca Grimalda, in Monferrato, in una zona ad alta vocazione vitivinicola, Lucesio, Giovanna e i loro figli hanno inteso coniugare il profilo agricolo che aveva caratterizzato un anima importante della storia del castello con le esperienze sapientemente custodite dai vignaioli rocchesi. Ne e' nata una piccola realta' che si propone di contribuire a rilanciare e valorizzare il vino locale di qualita’.
Tenendo conto di quanto il paesaggio sia tutt'uno con il vino, si sono privilegiati recuperi di antichi vigneti contadini che mantengono ancora quei tipici caratteri di biodiversità che ne identificano la qualita'.
Le pratiche colturali sono dettate dalla ricerca del massimo rispetto e armonia con la natura: limitato utilizzo del trattore, nulle le cimature, concimazione organica attraverso la tecnica del sovescio, arieggiatura dei terreni, rispetto dei calendari cosmici, utilizzo di trattamenti biodinamici, vendemmia a mano in ceste etc.
La produzione e' ancora contenuta, ma comprende due cru di dolcetto provenienti da localita' note per l'elevata vocazione dei “terroir”: Trionzo e la Bernarda e un vino vinificato ancora con i raspi e quindi pigiato con i piedi, a lungo invecchiamento, come si faceva in passato.
E' in corso la messa in produzione di un nuovo impianto di Dolcetto d'Ovada doc in vitigni provenienti da diverse selezioni massali.
La vinificazione avviene nella cantina del castello di Rocca Grimalda che, grazie alla sua posizione nei fondi del castello, offre una stabilita' di temperature e umidita' naturali. Le lavorazioni sono ridotte al minimo, finalizzate ad accompagnare e cogliere le migliori caratteristiche di ciascuna annata: parziale pigiatura con i piedi, fermentazione alcolica naturale, prolungato periodo sulle fecce fini, passaggi in botti a lenta cessione, affinamento anche prolungato in bottiglia, rispetto del calendario cosmico, assenza di filtrazioni.
Il castello di Rocca Grimalda
Il castello, in ragione della sua posizione dominante sull'ampia Valle dell'Orba, fu ambito, nel tempo, per la sua posizione strategica e facilmente difendibile, da cio' deriva la ricchezza di vicende che ne hanno caratterizzato la storia e la sua evoluzione e trasformazone nei secoli.
Intorno alla maestosa torre circolare d'avvistamento del XIII° secolo, dai Malaspina ai Grimaldi, importanti famiglie hanno compreso il feudo di Rocca tra i loro possedimenti.
Oggi quindi il castello costituisce una preziosa testimonianza della storia dell'arte, della cultura e dei costumi.
Da sempre dimora privata è abitazione di una numerosa famiglia che ha recentemente curato il restauro del castello e del giardino.
(per saperne di piu' vai al sito www.castelloroccagrimalda.it)
Visitabilità e ospitalità del castello
Il castello e' visitabile per gruppi guidati dagli stessi proprietari secondo un calendario di aperture da aprile ad ottobre, pubblicato sul sito del castello nella sezione “eventi e iniziative”.
Visite individuali sono possibili durante tutto l'anno previa prenotazione.
E' possibile soggiornare negli appartamenti di charme, accolti con calore e familiarita' dai proprietari del castello. Tutte le informazioni al riguardo sono disponibili nel sito del castello alla sezione “ospitalita' www.castelloroccagrimalda.it
L'origine storica del nome dell'azienda:
Rocca Rondinaria
(da URBS – n°3/4 - 1996)
Secondo una leggenda popolare ancora viva nell'ovadese, Rondinaria sarebbe stata una grande citta' romana presso la quale migliaia di schiavi venivano obbligati a raccogliere l'oro contenuto nelle sabbie dell'Orba e del Piota.
Come sempre la tradizione popolare racchiude una certa dose di verita' storica e tutti gli storici che se ne sono occupati hanno accettato come vera l'antica tradizione; da parte loro hanno pero' creato e hanno contribuito a tramandare notizie imprecise sulla sua collocazione, e la mitica citta' e' stata di volta in volta identificata con questo o o quel paese.
Ma fu grazie ad Andrea Grimaldi che Rocca Rondinaria ritorna ad essere attribuita al feudo di Rocca Grimalda: egli infatti, nel contenzioso per ottenere l'imperalita' del feudo stesso presso l'imperatore Duca di Milano, fra le altre cose sosteneva che Rocca si era chiamata Rondinaria basandosi sulla carta del 1347 e sulla "cronica" del Sangiorgio.
Grimaldi ottenne l'agognato titolo e questo rafforzo' molte delle sue tesi, possiamo infatti leggere, nel diploma imperiale del 7 luglio 1722, Carlo VI affermare che il feudo di Rocca Grimalda, "..... Antiquitus roccha rondanarie, sive vallis urbarum...verum et immediatum sacri romani imperij feudum esse".